Il futuro dell’acqua: il padiglione argentino alla 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
Alla 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dal titolo “The Laboratory of the Future” su proposta della curatrice Lesley Lokko, l’Argentina presenta “The Future of Water” a cura dell’architetto Diego Arraigada.
Per l’occasione, il padiglione argentino è “allagato” da un’atmosfera calma e onirica che invita a riflettere su un tema fondamentale di questi tempi: il futuro dell’acqua a partire dal presente.
L’ingresso nello spazio ci porta immediatamente a percepire l’illusione che l’acqua copra i nostri piedi fino ad un’altezza di 70 centimetri. Pannelli illuminati, disposti in modo apparentemente casuale, “galleggiano” e sopra di essi filmati con immagini raggruppate per tema che presentano la mostra. Musiche composte appositamente per l’occasione accompagnano sonoricamente il percorso espositivo. “La mostra è strutturata intorno a un glossario di termini che coprono tutte le scale dell’acqua. Le immagini relative a ciascun tema sono associate da tabelle che fanno emergere corrispondenze tra il territorio, le città e una rete di architetture argentine storiche e recenti. Non c’è un percorso pianificato, ma molteplici modi di muoversi, circolare, avanzare o tornare sui nostri passi. Con l’acqua fino alle cosce, i visitatori si immergono nel passato e nel presente dell’acqua in Argentina, nei suoi termini e nella sua presenza sul territorio, nella sua rilevanza culturale e ambientale, nelle architetture e nei progetti che la modulano, la contengono e la incanalano” (Diego Arraigada, curatore del padiglione argentino).
Come sappiamo, l’acqua svolge un ruolo fondamentale per la sussistenza della vita sul pianeta e l’Argentina possiede una delle più grandi riserve di acqua dolce del mondo. Nell’ambito della tematica, Arraigada propone un’installazione che rimane volutamente neutrale nel dibattito su questa risorsa essenziale: non è critica, è libera da giudizi, non mette in discussione o punta il dito, e non suggerisce soluzioni o rimedi sacri. Propone invece un viaggio culturale, e potremmo dire anche romantico, che presenta l’architettura argentina da un nuovo punto di vista, partendo dall’acqua. Con originalità, semplicità e bellezza, il viaggio ci avvolge, ci fa da serenata e ci invita a immaginare il futuro dell’acqua.
Non possiamo non citare il catalogo della mostra: una selezione poetica di immagini che accompagnano e inquadrano l’interazione tra architettura e acqua, un libro che cattura su carta questo viaggio immaginario e questa visione dell’architettura argentina attraverso l’acqua. È una vera e propria opera d’arte che contiene i riferimenti di tutti gli architetti, studi di architettura, fotografi e artisti che hanno collaborato al progetto.
BIENNALE DI VENEZIA: PADIGLIONE ARGENTINA Il futuro dell’acqua
Organizzata da: Direzione degli Affari Culturali del Ministero degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e del Culto della Repubblica Argentina
Commissario: Paula Vázquez
Curatore: Diego Arraigada.
Collaboratori: Sofía Rothman, Paula Pasquinelli, Francisco Falabella, Tomás Marciali, Nicolás Alvarez, Manuel Bianchi, Facundo Spina, Sebastián Pisano.
20.5 – 26.11.2023
Sala delle Armi, Arsenale di Venezia, Biennale di Venezia
Orario estivo: 11.00 – 19.00. Orario invernale: 10 – 18 h. Chiuso il lunedì.
Aperture straordinarie: lunedì 22 maggio, 14 agosto, 20 novembre (altre date saranno annunciate nei prossimi mesi).
Ingresso: € 25
Info: https://www.labiennale.org/it/architettura/2023