Un grande codice QR si trasforma in un progetto di conservazione ecologica nella Patagonia argentina: il progetto di Elisa Insua a Venezia
Con un’ampia selezione di opere di artisti, fotografi e scultori emergenti e di fama internazionale, oltre a progetti di istituzioni accademiche, in occasione della Biennale d’Arte 2022, l’ECC di Venezia (European Cultural Centre) presenta una serie di esposizioni, che quest’anno ruotano intorno all’idea di “Reflections”, nelle sedi storiche di Palazzo Bembo, Palazzo Mora e Giardini Marinaressa a Venezia.
Fra i partecipanti l’artista argentina Elisa Insua (Buenos Aires, 1990), che partecipa con un’opera di grandi dimensioni: un’esperienza non solo estetica e concettuale per i visitatori della mostra, ma anche un’opportunità di collaborazione concreta basata sull’opera stessa. L’opera, intitolata DNA of the Future II (170 x 170 cm), è stata concepita e prodotta in collaborazione con la Fundación Rewilding Argentina, organizzazione no-profit creata nel 2010 con l’obiettivo di implementare strategie di conservazione e bonifica a beneficio di flora e fauna, valori culturali e persone delle regioni coinvolte.
La ricerca si accosta al codice QR per estrapolarlo dal suo significato originale in quanto simbolo per eccellenza di transazioni commerciali, istantaneità, mercato, quantità, digitale e anonimato: la raffigurazione viene riformulata con un obiettivo a lungo termine, un impatto sul mondo fisico e un coinvolgimento personale ed emotivo. Scansionando il codice QR con i propri dispositivi, infatti, il pubblico può unirsi e sostenere Patagonia Azul, un progetto di Rewilding nella provincia meridionale di Chubut, Argentina, che cerca di mantenere le coste pulite e libere dai rifiuti, ripristinare gli ecosistemi marini, creare aree protette per preservare le specie che sono sull’orlo dell’estinzione e aumentare la consapevolezza nelle comunità locali. In questo modo, l’opera di Elisa Insua funziona come un ponte che avvicina lo spettatore alla possibilità di creare un nuovo modello di sviluppo economico sostenibile.
Elisa Insua ha partecipato a varie mostre personali e collettive in Sud America e in Europa, tra cui “Ludica” al MACSur (Museo de Arte Contemporáneo del Sur, Buenos Aires, 2018), “Memento Mons” al Beaux Arts Mons Museum (Mons, Belgio, 2019), “Slight Omission” al Cerquone Projects (Madrid, 2018) e “Proyecto Vergel” al María Casado HG (Buenos Aires, 2016). Dopo due anni di residenza a Madrid, nel 2019 è tornata a Buenos Aires, dove attualmente vive e lavora.
Personal Structures – Reflections
European Cultural Centre – Sede Palazzo Mora
Artista argentina presente: Elisa Insua
23.4 – 27.11.22
Palazzo Mora, Strada Nova, 3659, Venezia
ecc-italy.eu | personalstructures.com
Per maggiori informazioni sul lavoro di Elisa Insua: www.elisainsua.com